Giovedì scorso si è tenuto un confronto tra i rappresentanti di Confcooperative, Legacoop e sigle sindacali per l'applicazione del rinnovo del CCNL delle cooperative. Visto che il dibatitto tra le parti è controverso rispetto a come conciliare l'adeguamento contrattuale con la situazione di tagli che grava sul settore, vorremmo provare a permettere ad ogni lavoratore di comprendere i temi del confronto proponendo sul blog le diverse posizioni in gioco.
Pubblichiamo oggi, quindi, un contributo di Maurizio Bielli a rappresentare la posizione di Confcooperative e ricordiamo che è stato convocato un'Assemblea unitaria dei sindacati sul tema mercoledì 8 alle 18.30 presso la sede della CGIL in via D'Acri.
Carissimi,
premetto
che non è nel mio stile commentare le iniziative sindacali sia per il ruolo che
ricopro sia per non condizionare le libere scelte di ognuno. Quando però vengono
dette delle cose non vere in un momento di cosi grande tensione, credo sia
necessario offrire un’altra versione per evitare che certe affermazioni possano
essere acquisite acriticamente.
Ero
presente all’incontro e questa e la narrazione sintetica del
“padrone”:
le
cooperative liguri hanno di fronte:
i
tagli che già molti comuni hanno fatto riducendo le ore degli
appalti
la
prospettiva di un pesante taglio sui servizi del comune di Genova
Il
taglio del 5% perpetrato dalla Regione sul budget delle 5 A.S.L. relativo alle
rette sanitarie delle residenze per anziani, handicap, tossicodipendenze e
psichiatriche. Su questo si è aperto un confronto con il presidente Burlando per
cercare di modificare la situazione
Da
questo quadro emerge una forte preoccupazione delle cooperative e dei loro
lavoratori che, scusate, non sono solo rappresentati dal sindacato ma si
rappresentano anche e soprattutto nelle nostre assemblee. In questo contesto si
inserisce, giocoforza, il nuovo contratto che, nella prima trance determina un
aumento che ha una incidenza del 2,35% (4.000.000 di euro su base
regionale).
Durante
l’incontro ho evidenziato che, riferendoci solo alla questione comune di Genova,
se venisse confermato il budget dell’anno scorso (41 milioni di euro) l’aumento
inciderebbe per circa 900.000 euro e quindi, a parità di finanziamento
determinerebbe da solo la perdita di 36 posti di lavoro parametrati sul costo di
un educatore zero scatti a tempo pieno; se il bilancio si attestasse sui 35
milioni, oltre alla perdita di posti dovuta al taglio, il contratto, incidendo
per circa 800.000 euro, lascerebbe a casa altre 20 persone con i parametri di
cui sopra; teniamo conto che ci sono molti part time e che le assistenti
domiciliari costano meno, quindi i lavoratori a casa sarebbero ben di
più.
Detto
questo, ho proposto di congelare l’aumento del contratto per tutto il 2012 per
ridurre il danno occupazionale in un sistema di solidarietà generale e di porre
fortemente la questione delle scelte politiche rispetto al sociale e alla
cooperazione che non può essere considerata solo manodopera a basso costo con
l’annientamento progressivo delle cooperative e dei loro lavoratori.
Il
sindacato, condividendo la parte politica ha dichiarato, Bertocchi C.I.S.L. FP,
Pezzolo C.G.I.L. FP. e Librandi U.I.L. FP. che, proprio per rafforzare la
pressione politica ritengono imprescindibile l’applicazione da subito del
contratto e che la disoccupazione conseguente ai tagli e all’effetto
moltiplicatore dell’aumento sarà risolta con la cassa integrazione e questo
rafforzerà appunto la pressione politica. NO COMMENT!!!!!!
Alla
fine dell’incontro si è stilata una bozza di accordo che vi allego per
conoscenza.
Non
è vero che abbiamo minacciato lo stato di crisi del settore in termini
ricattatori e ultimativi; forse la crisi non sarà una minaccia ma una
certezza.
Così
per curiosità, un cassaintegrato prenderà al massimo 854 euro se è a tempo pieno
a prescindere dal suo livello retributivo, se part time di meno in
proporzione.
maurizio
bielli
Sperando che vengano sentite altre campane e non solo quelle di chi rappresenta le centrali cooperative...inizio col ricordare a Maurizio Bielli che, pur essendo io socio, che nelle cooperative esistono anche dipendenti non soci e non socie. Per quanto molte cooperative assemblee soci ne facciano una all'anno.
RispondiEliminaE nemmeno hanno interpellato socie e soci sul congelamento del contratto, tanto per dire che l'essere socio è un valore quando conviene.
Lukino