lunedì 6 febbraio 2012

rinnovo CCNL cooperative

Giovedì scorso si è tenuto un confronto tra i rappresentanti di Confcooperative, Legacoop e sigle sindacali per l'applicazione del rinnovo del CCNL delle cooperative. Visto che il dibatitto tra le parti è controverso rispetto a come conciliare l'adeguamento contrattuale con la situazione di tagli che grava sul settore, vorremmo provare a permettere ad ogni lavoratore di comprendere i temi del confronto proponendo sul blog le diverse posizioni in gioco. 
Pubblichiamo oggi, quindi, un contributo di Maurizio Bielli a rappresentare la posizione di Confcooperative e ricordiamo che è stato convocato un'Assemblea unitaria dei sindacati sul tema mercoledì 8 alle 18.30 presso la sede della CGIL in via D'Acri. 
 
Carissimi,
premetto che non è nel mio stile commentare le iniziative sindacali sia per il ruolo che ricopro sia per non condizionare le libere scelte di ognuno. Quando però vengono dette delle cose non vere in un momento di cosi grande tensione, credo sia necessario offrire un’altra versione per evitare che certe affermazioni possano essere acquisite acriticamente.
Ero presente all’incontro e questa e la narrazione sintetica del “padrone”:
le cooperative liguri hanno di fronte:
i tagli che già molti comuni hanno fatto riducendo le ore degli appalti
la prospettiva di un pesante taglio sui servizi del comune di Genova
Il taglio del 5% perpetrato dalla Regione sul budget delle 5 A.S.L. relativo alle rette sanitarie delle residenze per anziani, handicap, tossicodipendenze e psichiatriche. Su questo si è aperto un confronto con il presidente Burlando per cercare di modificare la situazione
 
Da questo quadro emerge una forte preoccupazione delle cooperative e dei loro lavoratori che, scusate, non sono solo rappresentati dal sindacato ma si rappresentano anche e soprattutto nelle nostre assemblee. In questo contesto si inserisce, giocoforza, il nuovo contratto che, nella prima trance determina un aumento che ha una incidenza del 2,35% (4.000.000 di euro su base regionale).
Durante l’incontro ho evidenziato che, riferendoci solo alla questione comune di Genova, se venisse confermato il budget dell’anno scorso (41 milioni di euro) l’aumento inciderebbe per circa 900.000 euro e quindi, a parità di finanziamento determinerebbe da solo la perdita di 36 posti di lavoro parametrati sul costo di un educatore zero scatti a tempo pieno; se il bilancio si attestasse sui 35 milioni, oltre alla perdita di posti dovuta al taglio, il contratto, incidendo per circa 800.000 euro, lascerebbe a casa altre 20 persone con i parametri di cui sopra; teniamo conto che ci sono molti part time e che le assistenti domiciliari costano meno, quindi i lavoratori a casa sarebbero ben di più.
Detto questo, ho proposto di congelare l’aumento del contratto per tutto il 2012 per ridurre il danno occupazionale in un sistema di solidarietà generale e di porre fortemente la questione delle scelte politiche rispetto al sociale e alla cooperazione che non può essere considerata solo manodopera a basso costo con l’annientamento progressivo delle cooperative e dei loro lavoratori.
Il sindacato, condividendo la parte politica ha dichiarato, Bertocchi C.I.S.L. FP, Pezzolo C.G.I.L. FP. e Librandi U.I.L. FP. che, proprio per rafforzare la pressione politica ritengono imprescindibile l’applicazione da subito del contratto e che la disoccupazione conseguente ai tagli e all’effetto moltiplicatore dell’aumento sarà risolta con la cassa integrazione e questo rafforzerà appunto la pressione politica. NO COMMENT!!!!!!
Alla fine dell’incontro si è stilata una bozza di accordo che vi allego per conoscenza.
Non è vero che abbiamo minacciato lo stato di crisi del settore in termini ricattatori e ultimativi; forse la crisi non sarà una minaccia ma una certezza.
Così per curiosità, un cassaintegrato prenderà al massimo 854 euro se è a tempo pieno a prescindere dal suo livello retributivo, se part time di meno in proporzione.
 
maurizio bielli

1 commento:

  1. Sperando che vengano sentite altre campane e non solo quelle di chi rappresenta le centrali cooperative...inizio col ricordare a Maurizio Bielli che, pur essendo io socio, che nelle cooperative esistono anche dipendenti non soci e non socie. Per quanto molte cooperative assemblee soci ne facciano una all'anno.
    E nemmeno hanno interpellato socie e soci sul congelamento del contratto, tanto per dire che l'essere socio è un valore quando conviene.
    Lukino

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